La Società Anonima Calabro-Lucana Automobilistica

Nei primi decenni del '900, stante l'arretratezza e la limitata estensione della rete ferroviaria italiana, fu forte la spinta all'istituzione di servizi automobilistici che colmassero le carenze infrastrutturali, favorissero la mobilità e sottraessero all'isolamento le zone più remote e difficilmente raggiungibili nelle quali il solo mezzo di trasporto era costituito dal cavallo, dall'asino o dal traino animale.

Società Automobilistica Piemontese Omnibus SPA (Società Automobilistica Piemontese) a Piano del Galdo, sulla linea Lagonegro Castrovillari gestita dalla S.A.C.L.A. (foto Touring Club, febbr. 1914, p. 135)

Le società di trasporto con autovettura, legate a capitali privati, cominciarono a diffondersi dal 1902 (la prima e sola di cui si abbia notizia per l'800 apparve nel 1895). Erano tentativi pioneristici che per lo più ebbero breve vita; tuttavia essi mostrarono le potenzialità e i vantaggi di un sistema non vincolato alle strade ferrate delle quali costituiva un'integrazione fondamentale e che conobbe un notevole incremento intorno al 1910. Esemplificativo dell'entusiasmo nei nuovi mezzi gommati è il discorso che il deputato Tommaso Mosca tenne in Parlamento il 23 giugno del 1909:

Questi comuni, distanti diecine e diecine di chilometri dalla rete ferroviaria, purtroppo in Italia sono moltissimi, e si trovano quasi tutti dispersi fra le montagne o su alture. D’ordinario essi non hanno altra strada che la comunale obbligatoria. Pochi, più fortunati, sono avvicinati o attraversati da strade provinciali o nazionali […]

Questa difficoltà dei traffici tarpa le ali a qualsiasi vigorosa iniziativa, scoraggia i più volenterosi, ed e` la principale, forse l’unica ragione di quello stato d’inferiorità in cui si trovano le nostre regioni meridionali […]

Come volete, infatti, che si moltiplichino i traffici, che si sviluppino i commerci, che si esportino i prodotti locali, che sorgano e fioriscano stabilimenti industriali nei nostri paesi distanti 40, 50, 60 chilometri dalla stazione ferroviaria, quando per arrivarci occorrono cinque, sei o sette ore di incomodo viaggio e talvolta anche delle giornate intere? […] nell'automobile è la loro salvezza; nell'automobile è il segreto della loro resurrezione economica, poiché l'automobile ha questa virtù magica: di convertire, come per incanto, tutte le strade rotabili in altrettante ferrovie o tramvie. È una vera rivoluzione nel sistema delle comunicazioni. Anzi le converte in qualche cosa di meglio delle ferrovie di montagna […]

Venire qui a proporre la istituzione di grandi servizi pubblici automobilistici equivale al proporre la costruzione di altrettante ferrovie e di altrettante tramvie quanti sono i comuni che ora ne sono privi, con questa grande differenza, che né occorrerà spendere centinaia di milioni e miliardi per la loro ultimazione, né occorrerà aspettare diecine e diecine di anni pel loro esercizio. In pochi mesi questi grandi servizi pubblici automobilistici potranno regolarmente cominciare a funzionare sulle strade provinciali e sulle strade comunali che si andranno man mano riattando e sistemando […]

Sopprimetela questa lentezza e questa difficoltà delle comunicazioni per mezzo dell'automobilismo, e voi avrete impresso nelle nostre regioni un alito di vita nuova, avrete ridestato in esse molte energie sopite, avrete messo in moto molte energie latenti; voi avrete aperto alle nostre popolazioni la vera via, la via maestra per elevarsi economicamente, intellettualmente e moralmente.

Mentre si attendeva la realizzazione del tratto ferroviario Lagonegro-Castrovillari (l'ultimo tronco, Laino-Morano fu terminato nel 1931), il 12 agosto del 1910, assecondando il "generale desiderio di avere un mezzo di locomozione più rapido e comodo fra la città di Lagonegro e la stazione ferroviaria di Spezzano Castrovillari" attraverso un servizio pubblico per il trasporto di passeggeri e merci nella tratta specifica, fu costituita in Morano la Società Anonima Calabro-Lucana Automobilistica, S.A.C.L.A., con sede in Lagonegro e capitale sociale di 115.000 lire ripartite in 575 azioni.

Nei mesi precedenti la fondazione ufficiale della Società, due dei futuri azionisti, Picardi e Aiello, avevano provveduto alla consegna della documentazione necessaria per richiedere il sussidio governativo, riguardo al quale il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici aveva espresso parere favorevole il 28 febbraio 1910. Si procedette dunque alla costituzione della Società i cui azionisti maggioritari erano il cav. Raffaele Rizzo di Morano e il cav. Giuseppe Picardi di Lagonegro, ciascuno con una quota di 175 azioni e 35.000 lire di investimento; 50 azioni costituivano invece la quota deli altri soci, l'avvocato Stanislao Serranù di Morano, il medico chirurgo Berardino Libonati di Rotonda, residente a Roma, l'avvocato Francesco Morelli di Castrovillari, l'avvocato Vittorio La Terza di Mormanno e l'ingegnere Biagio Aiello di Castelluccio Inferiore. Direttore cassiere per quattro anni sarebbe stato Giuseppe Picardi che, con una cifra annua di 3.000 lire avrebbe provveduto alle spese per un locale uso ufficio.

Con regio decreto del novembre 1910 la S.A.C.L.A. ebbe la concessione della linea Lagonegro-Castrovillari-Spezzano. Ottenne poi anche la concessione per il servizio postale e per la manutenzione di alcuni tratti delle strade interessate dal suo servizio.

Nel 1912 aderì alla Federazione Nazionale Servizi Automobilistici.

Il sussidio iniziale di 550 lire per chilometro fu aumentato nel 1913 quando il collegamento raggiunse anche Laino.

Giornale Vita Nuova Uno degli articoli apparsi su Vita Nuova che in più di un'occasione lamentò disservizi legati ai ritardi, alla scortesia dei conducenti, al danneggiamento dei pacchi postali.

Con la costituzione della Società, se ne stabiliva anche la durata, fissata in nove anni e prorogabile con delibera degli azionisti che però nel marzo del 1919 ne decisero lo scioglimento.